Riccardo Sadè - 21 Agosto 2024
Visto il tenore dei commenti ricevuti sotto al post datato 5/08/’24, ritengo utile dare qualche spiegazione in più sperando di fare cosa gradita (difficile).
Per chi se lo fosse perso, questo era il post:
“𝑁𝑒𝑙 𝑘𝑎𝑙𝑖𝑦𝑢𝑔𝑎 𝑙𝑒 𝑑𝑜𝑛𝑛𝑒, 𝑖𝑛 𝑛𝑜𝑚𝑒 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑜𝑟𝑡𝑎 𝑢𝑔𝑢𝑎𝑔𝑙𝑖𝑎𝑛𝑧𝑎, 𝑣𝑜𝑔𝑙𝑖𝑜𝑛𝑜 𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑒 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑓𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑜𝑚𝑖𝑛𝑖 (𝑒 𝑣𝑖𝑐𝑒𝑣𝑒𝑟𝑠𝑎) 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑎𝑑 𝑒𝑠𝑒𝑚𝑝𝑖𝑜 𝑚𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑠𝑖 𝑖 𝑔𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜𝑛𝑖 𝑒 𝑡𝑖𝑟𝑎𝑟𝑠𝑖 𝑢𝑛 𝑠𝑎𝑐𝑐𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑢𝑔𝑛𝑖 𝑠𝑢 𝑢𝑛 𝑟𝑖𝑛𝑔.
𝑁𝑒𝑙 𝑘𝑎𝑙𝑖𝑦𝑢𝑔𝑎 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑜𝑛𝑛𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑑𝑖𝑝𝑒𝑛𝑑𝑒 𝑠𝑜𝑙𝑡𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑎 𝑚𝑎𝑑𝑟𝑒 𝑛𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑖 𝑑𝑜𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑔𝑜𝑛𝑎𝑑𝑖 𝑚𝑎𝑠𝑐ℎ𝑖𝑙𝑖 𝑜 𝑓𝑒𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑙𝑖, 𝑚𝑎 𝑑𝑎𝑙𝑙’𝑖𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑢𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒 𝑙𝑜 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑝𝑢𝑜̀ 𝑠𝑐𝑒𝑔𝑙𝑖𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 𝑔𝑒𝑛𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑎𝑝𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒𝑛𝑒𝑛𝑧𝑎.
𝑁𝑒𝑙 𝑘𝑎𝑙𝑖𝑦𝑢𝑔𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑑𝑜𝑛𝑛𝑎 𝑑𝑖 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑖𝑡𝑎 𝑝𝑢𝑜̀ 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎𝑟𝑠𝑖 𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑏𝑎𝑡𝑡𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑢𝑛 𝑟𝑖𝑛𝑔 𝑐𝑜𝑛 𝑢𝑛𝑎 𝑑𝑜𝑛𝑛𝑎 “𝑑𝑖 𝑠𝑐𝑒𝑙𝑡𝑎” (𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑑𝑖 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑠𝑖𝑚𝑖𝑙𝑒) 𝑒 𝑏𝑒𝑐𝑐𝑎𝑟𝑠𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑢𝑔𝑛𝑜 𝑢𝑛 𝑝𝑜’ 𝑡𝑟𝑜𝑝𝑝𝑜 𝑓𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑝𝑖𝑛𝑔𝑒 𝑎𝑑 𝑎𝑟𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑠𝑖 𝑒 𝑎 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑔𝑒𝑟𝑒.
𝐴𝑚𝑖𝑐𝑖,
𝑇𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑛𝑜𝑟𝑚𝑎𝑙𝑒”.
Secondo le antiche tradizioni la storia non è lineare bensì ciclica. La durata dei cicli o ere pare non essere così facile da rilevare così come non sono chiare le varie profezie sulla fine dei tempi.
Ad ogni modo sono tutti concordi sul fatto che, man mano che le ere procedono, si registra un progressivo decadimento della morale, dell’intelletto e della sacralità. La prima era del ciclo possiamo definirla “epoca d’oro” in cui la percezione del sacro e del bello è massima mentre nell’ultima, che possiamo definire “epoca oscura”, dominano la dissoluzione, una visione distorta e materialista della scienza e la distorsione parodistica di molti aspetti legati al sacro.
Nel 𝑆𝑎𝑛𝑎𝑡𝑎𝑛𝑎 𝐷ℎ𝑎𝑟𝑚𝑎 (ciò che in occidente è conosciuto come induismo) si parla di 4 ere, yuga in sanscrito:
– Satya (o Krta) Yuga (durata 4)
– Treta Yuga (durata 3)
– Dvapara Yuga (durata 2)
– Kali Yuga (durata 1).
Come già detto, stabilire la durata in anni odierni è praticamente impossibile, ma pare sia invece certo il loro rapporto. Il Satya Yuga, l’epoca d’oro, dura 4 volte l’ultima, il Kali Yuga. A chi volesse approfondire consiglio l’ottimo libro di Renè Guenon “𝐹𝑜𝑟𝑚𝑒 𝑇𝑟𝑎𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑒 𝐶𝑖𝑐𝑙𝑖 𝐶𝑜𝑠𝑚𝑖𝑐𝑖”.
Altri due libri del Guenon fondamentali sull’argomento sono “𝐿𝑎 𝐶𝑟𝑖𝑠𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑀𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑀𝑜𝑑𝑒𝑟𝑛𝑜” e “𝐼𝑙 𝑅𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑄𝑢𝑎𝑛𝑡𝑖𝑡𝑎̀ 𝑒 𝑖 𝑆𝑒𝑔𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑇𝑒𝑚𝑝𝑖”. In particolare, in queste ultime due opere l’autore è piuttosto severo nel delineare le caratteristiche “distorte” della società moderna vista come espressione piuttosto evidente del Kali Yuga.
Se invece si volesse utilizzare come testo di riferimento una fonte più antica e quindi percepita dalla maggioranza come più autorevole, vi riporto un frammento del 𝑉𝑖𝑠ℎ𝑛𝑢 𝑃𝑢𝑟𝑎𝑛𝑎:
“𝑅𝑎𝑧𝑧𝑒 𝑑𝑖 𝑠𝑒𝑟𝑣𝑖, 𝑑𝑖 𝑓𝑢𝑜𝑟𝑖-𝑐𝑎𝑠𝑡𝑎 𝑒 𝑑𝑖 𝑏𝑎𝑟𝑏𝑎𝑟𝑖 𝑠𝑖 𝑖𝑚𝑝𝑎𝑑𝑟𝑜𝑛𝑖𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜. 𝐸𝑠𝑠𝑖 𝑠𝑜𝑟𝑔𝑒𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑐𝑖𝑝𝑖𝑡𝑒𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑟𝑎𝑝𝑖𝑑𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒. 𝐿𝑎 𝑐𝑎𝑠𝑡𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑣𝑎𝑙𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑎𝑟𝑎̀ 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑒𝑖 𝑠𝑒𝑟𝑣𝑖.
𝐿𝑎 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒 𝑚𝑜𝑟𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑖𝑚𝑖𝑛𝑢𝑖𝑟𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜, 𝑓𝑖𝑛𝑐ℎ𝑒́ 𝑖𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑠𝑎𝑟𝑎̀ 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑣𝑒𝑟𝑡𝑖𝑡𝑜.
𝑆𝑜𝑙𝑜 𝑖 𝑏𝑒𝑛𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑒𝑟𝑖𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑟𝑎𝑛𝑔𝑜. 𝑆𝑜𝑙𝑜 𝑚𝑜𝑣𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑒𝑣𝑜𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑠𝑎𝑟𝑎̀ 𝑙𝑎 𝑠𝑎𝑙𝑢𝑡𝑒 𝑓𝑖𝑠𝑖𝑐𝑎. 𝑆𝑜𝑙𝑜 𝑙𝑒𝑔𝑎𝑚𝑒 𝑡𝑟𝑎 𝑖 𝑠𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑠𝑎𝑟𝑎̀ 𝑖𝑙 𝑝𝑖𝑎𝑐𝑒𝑟𝑒. 𝑆𝑜𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑎 𝑑𝑖 𝑠𝑢𝑐𝑐𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑙𝑎 𝑓𝑎𝑙𝑠𝑖𝑡𝑎̀.
𝐿𝑎 𝑇𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑠𝑎𝑟𝑎̀ 𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑧𝑧𝑎𝑡𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑖 𝑠𝑢𝑜𝑖 𝑡𝑒𝑠𝑜𝑟𝑖 𝑚𝑖𝑛𝑒𝑟𝑎𝑙𝑖.
𝐿𝑒 𝑣𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑠𝑎𝑐𝑒𝑟𝑑𝑜𝑡𝑎𝑙𝑖 𝑓𝑎𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑙𝑒 𝑣𝑒𝑐𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙 𝑠𝑎𝑐𝑒𝑟𝑑𝑜𝑡𝑒. 𝑈𝑛𝑎 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑒 𝑎𝑏𝑙𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑠𝑖𝑔𝑛𝑖𝑓𝑖𝑐ℎ𝑒𝑟𝑎̀ 𝑝𝑢𝑟𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒.
𝐿𝑎 𝑟𝑎𝑧𝑧𝑎 𝑢𝑚𝑎𝑛𝑎 𝑠𝑎𝑟𝑎̀ 𝑜𝑟𝑚𝑎𝑖 𝑖𝑛𝑐𝑎𝑝𝑎𝑐𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑢𝑟𝑟𝑒 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑖𝑡𝑒 𝑑𝑖𝑣𝑖𝑛𝑒.
𝐷𝑒𝑣𝑖𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑎 𝑒𝑚𝑝𝑖, 𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑜𝑚𝑖𝑛𝑖 𝑚𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑑𝑢𝑏𝑏𝑖𝑜 𝑙’𝑎𝑢𝑡𝑜𝑟𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑖 𝑡𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑡𝑟𝑎𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖. 𝑉𝑒𝑟𝑟𝑎̀ 𝑚𝑒𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑢𝑡𝑜𝑟𝑖𝑡𝑎̀, 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑜𝑟𝑑𝑖𝑛𝑒 𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑖𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖.
𝐼 𝑚𝑎𝑡𝑟𝑖𝑚𝑜𝑛𝑖 𝑐𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑠𝑎𝑐𝑟𝑜 𝑒 𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑟𝑚𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑒𝑔𝑎𝑛𝑜 𝑢𝑛 𝑑𝑖𝑠𝑐𝑒𝑝𝑜𝑙𝑜 𝑎𝑑 𝑢𝑛 𝑚𝑎𝑒𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑠𝑝𝑖𝑟𝑖𝑡𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑎𝑣𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎.
𝑆𝑖 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑜𝑛𝑑𝑒𝑟𝑎̀ 𝑙𝑎 𝑐𝑟𝑒𝑑𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑐ℎ𝑖𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒, 𝑝𝑒𝑟 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑣𝑖𝑎, 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑎 𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑔𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑖𝑙𝑙𝑢𝑚𝑖𝑛𝑎𝑡𝑜.
𝐺𝑙𝑖 𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑑𝑒𝑣𝑜𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑜𝑡𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑒𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑡𝑖, 𝑛𝑜𝑛 𝑎𝑣𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛 𝑟𝑖𝑠𝑢𝑙𝑡𝑎𝑡𝑜.
𝐼𝑙 𝑡𝑖𝑝𝑜 𝑑𝑖 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑠𝑎𝑟𝑎̀ 𝑢𝑔𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑚𝑖𝑠𝑐𝑢𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖. 𝐶ℎ𝑖 𝑎𝑣𝑟𝑎̀ 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑑𝑒𝑛𝑎𝑟𝑜 𝑑𝑜𝑚𝑖𝑛𝑒𝑟𝑎̀ 𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑜𝑚𝑖𝑛𝑖 𝑒𝑑 𝑢𝑛𝑎 𝑛𝑜𝑏𝑖𝑙𝑒 𝑑𝑖𝑠𝑐𝑒𝑛𝑑𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑐𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑡𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑚𝑖𝑛𝑒𝑛𝑧𝑎.
𝐺𝑙𝑖 𝑢𝑜𝑚𝑖𝑛𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑒𝑛𝑡𝑟𝑒𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑒𝑠𝑠𝑒 𝑠𝑢𝑙𝑙’𝑎𝑐𝑞𝑢𝑖𝑠𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒 𝑑𝑖𝑠𝑜𝑛𝑒𝑠𝑡𝑎, 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑖𝑐𝑐ℎ𝑒𝑧𝑧𝑎.
𝑂𝑔𝑛𝑖 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑒 𝑑𝑖 𝑢𝑜𝑚𝑜 𝑠𝑖 𝑖𝑚𝑚𝑎𝑔𝑖𝑛𝑒𝑟𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑖 𝑎𝑑 𝑢𝑛 𝐵𝑟𝑎ℎ𝑚𝑎𝑛𝑎 (𝑚𝑒𝑚𝑏𝑟𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑠𝑡𝑎 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑖𝑜𝑟𝑒 𝑛.𝑑.𝑟.).
𝐿𝑎 𝑔𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑣𝑟𝑎̀ 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑚𝑎𝑖 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑒, 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜, 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑒𝑟𝑣𝑒𝑟𝑎̀ 𝑢𝑛’𝑎𝑝𝑝𝑎𝑟𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑟𝑒𝑙𝑖𝑔𝑖𝑜𝑠𝑖𝑡𝑎̀.
𝐿𝑒 𝑑𝑜𝑛𝑛𝑒 𝑠𝑎𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑒𝑔𝑜𝑖𝑠𝑡𝑒, 𝑎𝑏𝑖𝑒𝑡𝑡𝑒, 𝑑𝑖𝑠𝑠𝑜𝑙𝑢𝑡𝑒 𝑒 𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖𝑡𝑟𝑖𝑐𝑖. 𝐸𝑠𝑠𝑒 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑛𝑡𝑒𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑖 𝑜𝑔𝑔𝑒𝑡𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑑𝑒𝑠𝑖𝑑𝑒𝑟𝑖𝑜 𝑠𝑒𝑠𝑠𝑢𝑎𝑙𝑒.
𝐿’𝑒𝑚𝑝𝑖𝑒𝑡𝑎̀ 𝑝𝑟𝑒𝑣𝑎𝑟𝑟𝑎̀ 𝑓𝑟𝑎 𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑜𝑚𝑖𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑣𝑖𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑓𝑎𝑙𝑠𝑒 𝑑𝑜𝑡𝑡𝑟𝑖𝑛𝑒.
𝑄𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑖𝑙 𝑡𝑒𝑟𝑚𝑖𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝐸𝑡𝑎̀ 𝑂𝑠𝑐𝑢𝑟𝑎 𝑠𝑎𝑟𝑎̀ 𝑣𝑖𝑐𝑖𝑛𝑜, 𝑖𝑙 𝑃𝑟𝑖𝑛𝑐𝑖𝑝𝑖𝑜 𝐷𝑖𝑣𝑖𝑛𝑜 𝑠𝑐𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑎̀ 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑇𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑒 𝑟𝑖𝑠𝑡𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖𝑟𝑎̀ 𝑙𝑎 𝐺𝑖𝑢𝑠𝑡𝑖𝑧𝑖𝑎 𝑒 𝑙’𝑂𝑟𝑑𝑖𝑛𝑒 𝑇𝑟𝑎𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒. 𝐿𝑒 𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑖𝑣𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑜𝑟𝑎 𝑠𝑎𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑟𝑖𝑑𝑒𝑠𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑒 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑒𝑟𝑎̀ 𝑢𝑛𝑎 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑎 𝑠𝑡𝑖𝑟𝑝𝑒 𝑢𝑚𝑎𝑛𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑟𝑎̀ 𝑙𝑒 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑖 𝑡𝑟𝑎𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝐸𝑡𝑎̀ 𝑃𝑟𝑖𝑚𝑜𝑟𝑑𝑖𝑎𝑙𝑒: 𝑠𝑎𝑟𝑎̀ 𝑟𝑖𝑠𝑡𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑆𝑎𝑡𝑦𝑎 𝑌𝑢𝑔𝑎, 𝑙’𝐸𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑂𝑟𝑜”.
È incredibile come sembri descrivere in modo preciso la contemporaneità. Devi considerare che è datato circa 4000 a.C. Se si conosce la ciclicità delle cose è possibile prevederne a sommi capi gli sviluppi. Ah, nel Kali Yuga si nega la ciclicità della storia umana e planetaria.
Un’altra profezia piuttosto sconcertante è quella attribuita al mistico siberiano Grigorij Rasputin:
“…𝑄𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑆𝑜𝑑𝑜𝑚𝑎 𝑒 𝐺𝑜𝑚𝑜𝑟𝑟𝑎 𝑠𝑎𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑟𝑖𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑒 𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑜𝑚𝑖𝑛𝑖 𝑣𝑒𝑠𝑡𝑖𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑑𝑎 𝑑𝑜𝑛𝑛𝑎 𝑒 𝑙𝑒 𝑑𝑜𝑛𝑛𝑒 𝑣𝑒𝑠𝑡𝑖𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑑𝑎 𝑢𝑜𝑚𝑖𝑛𝑖 𝑣𝑒𝑑𝑟𝑒𝑡𝑒 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑀𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑐𝑎𝑣𝑎𝑙𝑐𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑎 𝑝𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑏𝑖𝑎𝑛𝑐𝑎. 𝐸 𝑙𝑒 𝑎𝑛𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑒𝑠𝑡𝑖𝑙𝑒𝑛𝑧𝑒 𝑠𝑎𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑔𝑜𝑐𝑐𝑖𝑎 𝑑’𝑎𝑐𝑞𝑢𝑎 𝑛𝑒𝑙 𝑚𝑎𝑟𝑒, 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑏𝑖𝑎𝑛𝑐𝑎. 𝑀𝑜𝑛𝑡𝑎𝑔𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑐𝑎𝑑𝑎𝑣𝑒𝑟𝑖 𝑣𝑒𝑟𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑎𝑚𝑚𝑎𝑠𝑠𝑎𝑡𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑝𝑖𝑎𝑧𝑧𝑒 𝑒 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑢𝑜𝑚𝑖𝑛𝑖 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑒𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑙𝑎 𝑚𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑜… 𝐶𝑖𝑡𝑡𝑎̀ 𝑐𝑜𝑛 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑎𝑏𝑖𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑒𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑙𝑒 𝑏𝑟𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎 𝑠𝑢𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑒𝑝𝑝𝑒𝑙𝑙𝑖𝑟𝑒 𝑖 𝑚𝑜𝑟𝑡𝑖 𝑒 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑖 𝑝𝑎𝑒𝑠𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑎𝑔𝑛𝑎 𝑠𝑎𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑐𝑎𝑛𝑐𝑒𝑙𝑙𝑎𝑡𝑖 𝑐𝑜𝑛 𝑢𝑛’𝑢𝑛𝑖𝑐𝑎 𝑐𝑟𝑜𝑐𝑒… 𝑁𝑒𝑠𝑠𝑢𝑛𝑎 𝑚𝑒𝑑𝑖𝑐𝑖𝑛𝑎 𝑟𝑖𝑢𝑠𝑐𝑖𝑟𝑎̀ 𝑎 𝑓𝑟𝑒𝑛𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑏𝑖𝑎𝑛𝑐𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑒̀ 𝑙’𝑎𝑛𝑡𝑖𝑐𝑎𝑚𝑒𝑟𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑢𝑟𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒. 𝐸 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑛𝑜𝑣𝑒 𝑢𝑜𝑚𝑖𝑛𝑖 𝑠𝑢 𝑑𝑖𝑒𝑐𝑖 𝑎𝑣𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑠𝑎𝑛𝑔𝑢𝑒 𝑚𝑎𝑟𝑐𝑖𝑜 𝑣𝑒𝑟𝑟𝑎̀ 𝑔𝑒𝑡𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑙𝑎 𝑓𝑎𝑙𝑐𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑠𝑎𝑟𝑎̀ 𝑔𝑖𝑢𝑛𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑡𝑜𝑟𝑛𝑎𝑟𝑒 𝑎 𝑐𝑎𝑠𝑎”.
Purtroppo tutte le perversioni e devianze caratteristiche di questo periodo storico sono considerate dalla massa come segni di progresso, quando in realtà sono il chiaro segnale della decadenza. Tutti noi siamo in parte figli del Kali Yuga e pertanto dobbiamo fare i conti con qualcosa che è registrato in profondità nelle nostre cellule. Il primo passo per il decondizionamento è accorgersi delle anomalie fuori e dentro di noi. Tutta la questione del genere è un grande spettacolo perverso che viene orchestrato per smarrire e confondere le persone. Coloro che fanno questo sono i burattini di forze provenienti dai regni infraumani che nel Kali Yuga sono massimamente presenti. Ciò si vede bene nella serie 𝑊𝑎𝑟𝑟𝑖𝑜𝑟 𝑁𝑢𝑛 che, come avviene per tutte le serie-documentari, è stata interrotta (stessa sorte di 𝑀𝑒𝑠𝑠𝑖𝑎ℎ, 𝑉𝑖𝑠𝑖𝑡𝑜𝑟𝑠 e 𝐶𝑜𝑙𝑜𝑛𝑦).
Come ci si pone nei confronti di questa decadenza?
Ripeto: da un periodo storico non si può fuggire. Se esiste è perché c’è una ragione evolutiva dietro il progressivo allontanamento dai principi divini regolatori. Allontanarsi da Dio significa infatti individuarsi cioè divenire individui, oppure identificarsi cioè creare un’identità. Se infatti rimanessimo costantemente nella bambagia di un’Epoca d’Oro non si creerebbe l’attrito necessario affinché il nostro io possa manifestarsi. Riconosciuto questo valore spirituale del Kali Yuga è bene precisare che accettare che una cosa sia così non significa soccombervi. La resistenza al degrado è essa stessa parte di questo preziosissimo processo per divenire esseri umani nel vero senso del termine. Se nel Kali Yuga una follia come la fluidità di genere è considerata normale ciò non significa che io debba seguire questo velenosissimo trend. Il concetto di “fluidità” ostacola in me l’individuazione proprio perché non mi permette di comprendere quali sono i miei confini e fa da parodia alla LIBERTÀ (potenziale) DELL’ANIMA di non identificarsi con alcuna forma.
Ogni cosa nel Kali Yuga è parodia di qualcosa di alto. Tutto è scimmiottamento. Il Guenon ne “𝐼𝑙 𝑅𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑄𝑢𝑎𝑛𝑡𝑖𝑡𝑎̀ 𝑒̀ 𝑖 𝑆𝑒𝑔𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑇𝑒𝑚𝑝𝑖” ribadisce più volte che Satana è la “scimmia di Dio”. Potremmo dire che ne è un volgare imitatore.
Detto ciò, sappiate che affinché la profezia di Rasputin presa come esempio, possa compiersi vi è bisogno di braccia volenterose che facciano da esecutori. Renè Guenon li chiama “𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞”. Si tratta di gruppi occulti dediti al male (nelle sue forme più aberranti) che, facendosi schiavi di forze demoniache, pervertono la società. Tali forze poi riescono ad infiltrarsi in tutti i gangli della vita civile, ivi compresi i gruppi di spiritualità moderna. Questi ultimi, divenendo servitori inconsapevoli dei controiniziati vengono chiamati dall’autore di cui sopra “𝐩𝐬𝐞𝐮𝐝𝐨𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞”. Ma i veri utili idioti in questa storia sono le masse che ignare di tutto si bevono il mito del progresso e della libertà. E si incazzano se glielo tocchi!
Le stesse che commentano in modo scomposto i miei post.
Resistere è fondamentale. “Stare ritti in mezzo alle rovine” qualcuno scriveva.