Il Corso di Risveglio nasce dall’intuizione di alcune persone che diversi decenni or sono hanno gettato le fondamenta di quella che è l’attuale struttura. Esso è nato per uno ed un solo scopo contenuto nel nome stesso: “Risveglio”. Ma cosa significa svegliarsi e, soprattutto, perchè è così importante?
La prima premessa implicita è che l’essere umano, nella sua condizione comune, dorme e non mi riferisco unicamente all’attività che svolge orizzontalmente a letto, bensì alla totalità della sua vita. Potremmo dire, con un espressione tratta dal linguaggio comune ma che ha, come molte altre locuzioni una valenza iniziatica, che l’uomo dorme in piedi.
La seconda premessa è che da questa condizione ipnotico-comatosa, con i corretti sforzi, è possibile uscire per entrare gradualmente all’interno di un altro stato di coscienza che possiamo chiamare “veglia”. I più eruditi mi devono perdonare se ho utilizzato ed utilizzerò un linguaggio semplice e diretto, ma questo articolo non è pensato unicamente per loro. Di questi tempi è necessario, utilizzando un’espressione molto in voga in Veneto, “parlare potabile” ossia utilizzare un linguaggio semplificato e comprensibile da più persone possibili. I tempi richiedono un approccio semplice ma non scontato alle cose della vita e in particolare alle cose dello Spirito.
È importante delineare le caratteristiche del sonno e della veglia affinché tu possa distinguerle. Chiaramente, come già detto nelle righe precedenti, è una semplificazione che può essere però molto utile.
Se dormi:
Ti senti costantemente in balia degli eventi. Ne deriva che inconsciamente tutto ciò che ti circonda rappresenta una possibile minaccia. Le emozioni legate a questo sono: paura, sospetto, ansia, diffidenza. In sostanza percepisci te stesso come vittima e il mondo come carnefice. È giustificata pertanto la lamentela e il giudizio nei confronti di ciò che ti accade per il quale non puoi fare nulla di realmente risolutivo.
Sei reattivo ovvero tutto ciò che accade al tuo interno è la conseguenza degli input che provengono dalla realtà circostante. Detto in termini estremamente “potabili”: quando c’è il sole sorridi, quando piove sei triste; quando qualcuno ti fa un complimento gioisci, quando ti fanno uno sgarbo ti risenti. Tutto risulta estremamente meccanico e prevedibile: input (stimoli), output (reazioni). Ne risulta che tutte le tue scelte, anche quelle importanti, non sono mai consapevoli e quindi volute, ma la risultante di diversi fattori a te “estranei”.
Sei incapace di vedere le cose per quelle che sono. Tutto è interpretazione filtrata dall’egocentrismo. Esempio: qualcuno con le palle girate ti suona il clacson e tu immediatamente interpreti l’accaduto più o meno in questo modo: “Ma chi si crede questo! Come si permette di fare così? A me? Adesso gli faccio vedere io”. Gesù che ci vedeva, e anche piuttosto bene, avrebbe detto invece con grande compassione: “Signore perdonalo perchè non sa quello che fa!” ovvero non ne avrebbe fatto una questione personale rivolta a lui ma l’avrebbe vista per ciò che è: l’azione scomposta di un robot con qualche difetto di produzione. Tutto intorno a te c’è un mare sconfinato di bellezza al quale non hai accesso in quanto vivi attraverso la tua “personalità” e non attraverso la tua anima. L’emozione derivante da questo aspetto é l’orgoglio e il sentirsi offesi.
Non ti accorgi della piramide in cui è organizzata la società al cui vertice ci sono veri e propri potentati oscuri che da secoli (in realtà molto di più) tengono l’umanità in una prigionia invisibile e per questo motivo molto più opprimente. Nel film Matrix Morfeus rivolge queste parole a Neo:
“Tu sei uno schiavo Neo! Come tutti gli altri sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore, una prigione per la tua mente!”
Sei una pecora che non si accorge dello scopo per cui viene allevata ma crede, se le va bene, che il pastore sia un signore che la ama e la protegge. Se le va male, nega addirittura l’esistenza del pastore.
Se vegli:
hai la sensazione che il mondo intorno a te sia un tuo prolungamento. Gli eventi della vita passano dall’essere i capricci di un dio volubile ad essere le occasioni perfette per farti fare il prossimo passo nel grande Cerchio dell’Evoluzione. È bene precisare che non si tratta di adottare una nuova filosofia – che è semmai lo stadio preliminare – ma è la costante intuizione che gli eventi li crei tu (Anima), istante dopo istante. Questo ti porta ad affrontare le sfide della vita con Fede, ovvero con quel sentimento che origina dal Cuore e che ti fa sentire sempre a casa, ovunque tu vada e con chiunque tu sia. Un uomo che vive con Fede non può che essere un uomo felice in quanto ha sciolto la paura di vivere.
Sei padrone dei tuoi stati emotivi che smettono di dipendere da ciò che accade. Le azioni che intraprendi originano dal tuo intento inflessibile cioè dalla Vera Volontà e non dai desideri scomposti e volubili che nascono in seno alla personalità che ora dicono “voglio quello” e il giorno seguente “voglio quell’altro”. La Volontà unitamente alla Fede (vedi punto precedente) creano un vero Essere Umano che sente di star dando il suo contributo all’interno del grande Piano Divino, cosa che viene espressa magistralmente dalle parole del Padre Nostro “Sia fatta la tua volontà“.
Vedi l’aspetto qualità dietro l’aspetto forma che, nel concreto, significa che vedi l’essenza di eventi e persone e quindi sei in grado di coglierne il significato e lo scopo. A questo Gesù si riferisce quando usa l’espressione “avere occhi per vedere”. Superato il meccanismo del giudizio che tende a dare una valutazione bene-male di tutto quanto entra nel nostro campo percettivo, si ha lo sguardo pulito per scongere la Luce nascosta in ogni cosa, anche in chi il giorno prima ci faceva ribollire il sangue nelle vene. Riporto per esteso il passaggio evangelico tratto da Matteo 7, 1-5:
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».
La “pagliuzza” è il giudizio che crea un grave difetto di percezione. Infatti tutte le volte che giudichiamo stiamo applicando un filtro al nostro sguardo che ci impedisce di vedere l’altro in modo oggettivo. La coltre dei nostri giudizi e pregiudizi ci rende di fatto ciechi. Vedere l’anima altrui non ha a che fare necessariamente con una forma di chiaroveggenza (capacità di vedere la fisiologia sottile di una persona o parte di essa) ma significa percepirla senza giudizio cioè con il Cuore. Apertura di Cuore e Giudizio sono due stati opposti. Quando infatti riusciamo per un po’ a spegnere la mente giudicante ci rendiamo conto di quanto poco conosciamo le persone che ci circondano e questo può essere meraviglioso e sconcertante allo stesso tempo.
Divieni capace di comprendere la complessità della vita e della società. Riesci a scorgere le forze in gioco e smetti di credere alle favole che ti vengono propinate ogni giorno dai mezzi di informazione. Sviluppi cioè il discernimento, una qualità indispensabile in un periodo caotico come questo. Spesso ci si rende conto che quelli che la gente osanna come Buoni in realtà sono lupi travestiti da agnelli mentre i Cattivoni in realtà sono anime di una certa levatura che fanno ciò che possono per porre un freno alla decadenza che sta investendo il mondo intero.
I NOSTRI CORSI
Chiarite le differenze sostanziali, parliamo di come si articola un Corso di Risveglio. Ci tengo a dire, senza il minimo pudore che non c’è nulla di meglio in circolazione. Di meglio per quanto attiene al processo di “Risveglio”. Le lezioni sono frontali cioè i relatori spiegano gli argomenti ad un pubblico seduto di fronte a loro. Non sono contemplate, se non occasionalmente, attività in movimento ma posso assicurarti che la magia che avviene in modo sottile e misterioso non necessita di nient’altro se non l’ascolto attento da parte dei presenti. Ciò che avviene è uno scambio vibratorio da cuore a cuore il quale è esso stesso risvegliante. Lo so, nel mondo della quantità, si tende a dare più credito ad approcci più appariscenti sul piano della forma. Si tende infatti a pensare che non sia poi così utile stare seduti su una seria ad ascoltare un fesso che parla di esoterismo. Si è portati a credere che bisogni fare qualcosa di pratico! Di tecnico! Siamo infatti in un periodo storico in cui la tecnica si è imposta sull’essere. Bisogna fare qualcosa di misurabile nel breve tempo altrimenti significa che quel corso non funziona. Si è persa l’arte della costanza. I cambiamenti, se così si possono chiamare, che avvengono durante un ritiro di un weekend dove contatti le tue emozioni sopite possono darti la sensazione di aver fatto tantissimo ma, a ben vedere (questo richiede autosservazione costante) quando si ritorna gradualmente alla normalità ci si accorge che si è ancora quelli di prima. Questo perchè le alchimie profonde che portano al Risveglio necessitano di tempo. Ovviamente, come per ogni altra cosa, le tempistiche dipendono dalla dedizione di chi si applica e, soprattutto, dalla sua anzianità animica. Non siamo tutti uguali. C’è chi è in giro da eoni e chi ha fatto ancora poca esperienza. Ognuno dovrebbe imparare ad amarsi esattamente per quello che è senza mettere in gioco un altro dei mali di questo momento: la competizione. Ogni argomento dei nostri corsi è pensato per approndire degli aspetti specifici del lavoro il quale è sia teorico che pratico. Bisogna comprendere bene come funziona la nostra Macchina Biologica e le leggi che la governano per poter fare un lavoro che sia realmente efficace. Nei nostri corsi tutto ruota intorno ad un solo cardine: l’auto-osservazione. Si impara a conoscersi realmente soltanto quando la nostra Attenzione viene puntata su ciò che avviene al nostro interno qui e ora.
GLI ISTRUTTORI
Coloro che si occupano della divulgazione sono sparsi in diverse città d’Italia e ognuno compatibilmente con i suoi impegni fa il possibile affinché questi insegnamenti possano essere diffusi quanto più possibile. Potenzialmente chiunque lo sentisse nel Cuore potrebbe ricoprire il ruolo di istruttore e, volendola dire tutta, ce ne sarebbe parecchio bisogno. Pare che però non sia così semplice portare avanti ciò in quanto sono richieste alcune qualità imprescindibili tra cui: la perseverenza, l’apertura verso il prossimo, la capacità di osservarsi in modo imparziale, il coraggio di sostenenere il confronto con un pubblico anche piuttosto numeroso e la capacità di essere chiari nelle spiegazioni. Al momento gli istruttori sono: Salvatore Brizzi, Fabio Iacontino, Eduardo Masci, Adriano Bacherini, Antonio Monteleone ed io, Riccardo Sadè. Le città in cui siamo operativi le puoi trovare nel sito Corsi di Risveglio al quale a breve verranno apportate delle modifiche che lo renderanno più chiaro da consultare.
Spero di aver reso giustizia ad un compito che io considero sacro e urgente. R.
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